Ti è mai capitato di svegliarti all’alba, alle 5.00 per la precisione, per ascoltare il silenzio, prima che tutto si svegli? Prima di iniziare la tua fantastica giornata? Ti consiglio di provare.
Prima di connetterti con il tuo smartphone 🙂 Ti alzi, resti in pigiama, ti siedi (decidi tu il tempo) davanti alla tua finestra preferita e apri quel tanto che basta per respirare l’aria fresca e porti in ascolto di ogni cosa: un rumore, una macchina che passa, uccellini che cinguettano, un cane che abbaia, fino ad arrivare ad ascoltare l’eco del tuo respiro, il flusso dei pensieri ed il silenzio intorno al tuo corpo. Tutto qui.
Prima della nostra pratica yoga, della meditazione, dello shiatsu, prima di Zoom, dei video registrati, di instagram, di facebook, prima ancora dello Studio YAM, esiste l’ascolto ed esistono le persone: TU, io… NOI ognuno con la sua vita, sentimenti, paure, desideri, sensazioni, obiettivi, studi, lavori, ecc.
La frenesia, ormai lo sappiamo, lascia poco spazio alla percezione profonda di sè e allo scambio autentico con le persone, che si genera, al contrario di quello che viviamo, da uno spazio vuoto, silenzioso, centrale.
L’ascolto – di sè e dell’altro – è questione di presenza, spesso oltre le parole, di sapere che la realtà si svolge nel momento presente. E’ una profonda connessione umana, un linguaggio che abbiamo dimenticato e che andrebbe ri-scoperto se desideriamo vivere la vita che vogliamo.
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COME FARE?
Coltivando il Silenzio ogni giorno, prendendo quel tempo, che spesso sembra non bastare mai, e sperimentare che in pochi minuti al giorno tutto può cambiare.
🙂 Ti svelo un segreto: la prima settimana sarà durissima, la seconda settimana andrà leggermente meglio, dalla terza settimana non potrai più fare a meno!
Sei pronto/a? 🙂
Fammi sapere come andrà…
Grazie per aver letto.